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Italia e Brasile: nuove opportunità per le imprese italiane tra dazi, partnership e innovazione

Un osservatorio privilegiato: l’esperienza decennale in loco di Cartesio Consulting



Il Brasile non è solo un mercato da oltre 200 milioni di consumatori, ma rappresenta anche un punto di accesso privilegiato all’intera area latinoamericana
Il Brasile non è solo un mercato da oltre 200 milioni di consumatori, ma rappresenta anche un punto di accesso privilegiato all’intera area latinoamericana

Il Brasile emerge come uno dei protagonisti più interessanti, sia per le sue dimensioni sia per la dinamicità che sta mostrando in vari settori, viste le tensioni commerciali globali, i nuovi dazi statunitensi e le incertezze geopolitiche  che stanno spingendo le imprese europee a guardare con crescente interesse verso mercati alternativi.

 

Nomi come Lynx, Almaviva, BIP, Zucchetti e Gellify hanno rafforzato la loro presenza con acquisizioni e partnership mirate nei settori ad alta tecnologia: intelligenza artificiale, data analytics, firma elettronica, piattaforme digitali per la customer experience.. Queste scelte dimostrano che il Brasile non è solo un Paese da conquistare con prodotti tradizionali, ma anche un laboratorio di sperimentazione dove l’innovazione è richiesta e valorizzata. Queste scelte aziendali, come  per altre imprese italiane, hanno saputo anticipare il trend, muovendosi con decisione e visione.

 

Un contesto macroeconomico in crescita e le opportunità emergenti dall’accordo UE-Mercosur


Il mercato congiunto coinvolge oltre 780 milioni di persone
Il mercato congiunto coinvolge oltre 780 milioni di persone

L’accordo di partenariato firmato a settembre tra l’Unione Europea e il Mercosur (Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay) apre  nuove prospettive, riducendo barriere tariffarie e creando condizioni più favorevoli per le imprese italiane interessate a entrare in questo mercato.






Di seguito alcuni fatti e proiezioni principali:

 

  • Volume degli scambi bilaterali: Nel 2024, il commercio tra l’UE e i Paesi Mercosur ha raggiunto €53,3 miliardi di export UE verso Mercosur e €57 miliardi di import, registrando un lieve surplus a favore del Mercosur


  • Impatto sui dazi: L’accordo prevede l’eliminazione di oltre il 91–93 % dei dazi sui beni UE esportati verso il Mercosur e l’apertura delle esportazioni sudamericane in Europa con partenza da dazi ridotti


  • Risparmio stimato: Le imprese europee potrebbero risparmiare fino a €4 miliardi l’anno in costi daziari, contribuendo a migliorare la competitività delle esportazioni in settori come automotive, macchinari, chimica, farmaceutica e agroalimentare


  • Scala del mercato: Il mercato congiunto coinvolge oltre 780 milioni di persone, rappresentando circa il 25 % del PIL


  • Misure di protezione e sostenibilità: L’accordo include salvaguardie specifiche per i settori più delicati (come carne e zucchero), un fondo di compensazione da circa €6,3 miliardi per crisi settoriali e clausole ambientali per garantire il rispetto degli standard UE, con la condizione "deforestation-free" per prodotti come soia, carne, cacao, legname e caffè

 

Secondo le ultime stime della Banca Centrale brasiliana, nel 2025 il Brasile conferma un trend positivo con una crescita del PIL intorno al 2,2%, un’inflazione contenuta e un cambio relativamente stabile del real. L’economia brasiliana beneficia sia delle esportazioni di materie prime, sia di un crescente dinamismo interno legato ai consumi e agli investimenti infrastrutturali.

 

Perché il Brasile è strategico per il Made in Italy

Il Brasile non è solo un mercato da oltre 200 milioni di consumatori, ma rappresenta anche un punto di accesso privilegiato all’intera area latinoamericana. Alcuni settori mostrano un potenziale particolarmente forte per le imprese italiane:

 

  • Agroalimentare: qualità e tradizione italiana incontrano un consumatore sempre più attento a prodotti premium e certificati.

  • Moda e design: il Brasile è tra i Paesi con maggiore crescita di domanda di lusso accessibile e prodotti lifestyle.

  • Macchinari e tecnologie industriali: l’industria brasiliana necessita di innovazione per aumentare produttività e sostenibilità.

  • Energia e sostenibilità: forte focus su energie rinnovabili, bioetanolo e soluzioni ESG.

 

Innovazione e startup: il fermento brasiliano

Oltre ai settori tradizionali, il Brasile sorprende per la vitalità del suo ecosistema innovativo. San Paolo e altre città stanno diventando veri e propri hub di startup tecnologiche, capaci di attrarre investimenti internazionali e sviluppare soluzioni competitive in ambiti come fintech, agritech, mobilità e salute digitale.

 

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Un esempio emblematico è il sistema di pagamenti PIX, introdotto dalla Banca Centrale brasiliana, che ha rivoluzionato le transazioni nel Paese. Oggi oltre il 70% della popolazione utilizza PIX, con tempi di trasferimento istantanei e costi ridottissimi. Una trasformazione che ha reso più accessibili i pagamenti digitali anche alle fasce meno bancarizzate, creando nuove opportunità di business per il settore retail, e-commerce e servizi finanziari.

 

Opportunità in un mondo in tensione

Con i dazi introdotti dagli Stati Uniti e il riassetto delle catene globali di fornitura, guardare a Sud può rappresentare per le imprese italiane non solo una scelta tattica, ma una strategia di lungo termine. Il Brasile offre un mix di stabilità istituzionale, dinamismo economico e apertura internazionale che lo rende un partner privilegiato in questa fase di ridefinizione degli equilibri commerciali.

 

Un osservatorio privilegiato: l’esperienza di Cartesio Consulting

Cartesio Consulting è presente in Brasile da oltre dieci anni. Da questo osservatorio privilegiato, abbiamo visto crescere le opportunità per le imprese italiane e allo stesso tempo le difficoltà per chi affronta questi mercati senza la giusta preparazione. Il Paese sudamericano sta diventando sempre più un hub strategico per gli investimenti e per l’espansione del Made in Italy, ma internazionalizzare non significa semplicemente esportare un prodotto, ma strutturare un percorso consapevole e strategico.

 

Per questo abbiamo sviluppato la metodologia iBEP® International Break Even Point, un approccio che accompagna le imprese passo dopo passo: dall’analisi del mercato alla definizione della strategia, dalla ricerca di partner locali fino alla gestione della compliance normativa e fiscale.

Cartesio Consulting attraverso l'analisi dell'International Break Even Point (iBEP®) valuta il potenziale o il gap delle aziende per affrontare nuovi mercati in una logica costi / benefici. Analizza inoltre le risorse interne e gli assets da migliorare per raggiungere l'obiettivo, sviluppando gli indicatori necessari ed implementando le attività per processi di internazionalizzazione di successo.
Cartesio Consulting attraverso l'analisi dell'International Break Even Point (iBEP®) valuta il potenziale o il gap delle aziende per affrontare nuovi mercati in una logica costi / benefici. Analizza inoltre le risorse interne e gli assets da migliorare per raggiungere l'obiettivo, sviluppando gli indicatori necessari ed implementando le attività per processi di internazionalizzazione di successo.

La nostra esperienza dimostra che affrontare il Brasile – e più in generale i mercati extraeuropei – senza un metodo strutturato può comportare rischi elevati e sprechi di risorse. Con iBEP®, invece, è possibile ridurre l’incertezza e trasformare l’internazionalizzazione in un reale vantaggio competitivo.

 

Conclusioni

Il messaggio è chiaro: in un’epoca segnata da guerre, tensioni geopolitiche e barriere commerciali, il Brasile rappresenta un mercato di straordinario interesse per le imprese italiane. Cartesio Consulting, con oltre dieci anni di esperienza diretta in loco, è pronta ad accompagnare le aziende alla scoperta di queste opportunità, trasformando le sfide globali in nuovi percorsi di crescita.

 

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