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Immagine del redattoreFabio Magnani / Financial Advisor

Europeo e PIL



L’Italia ha vinto gli Europei contro l’Inghilterra nello stesso giorno in cui nel 1982 la Nazionale fece l’impresa ai mondiali di Spagna. La speranza è che gli effetti di quella vittoria a Madrid siano gli stessi o comunque simili anche oggi.


Infatti i paragoni sono subito apparsi su molta stampa, sulla quale si è sottolineato i benefici derivanti dalla vittoria degli Azzurri. Si stima da varie parti che l’impresa varrebbe per l’economia italiana qualcosa come lo 0,7% del PIL o 12 miliardi di euro.


Si ricorda come dopo i mondiali vinti nel 2006, le esportazioni italiane crebbero del 10%. E l’andamento positivo vi fu anche negli anni successivi. In effetti, nel 2008 il Made in Italy fatturava il 40% in più del 2005, l’anno precedente alla vittoria. Sarebbe forse ingenuo pensare che quel trend si ebbe solamente a seguito dei mondiali, né può essere facilmente stimabile l’impatto attuale. Ad ogni modo, l’effetto fu evidente.


La Commissione europea ha stimato che il PIL italiano crescerà del 5% quest’anno e del 4,2% nel 2022. Un aumento ulteriore dello 0,7% ci farebbe superare la crisi provocata dalla pandemia con un certo anticipo. Entro la fine dell’anno prossimo, l’Italia sarebbe tornata ai livelli pre-Covid.


Ma perché la vittoria degli Azzurri dovrebbe sostenere il nostro export?

Tipico effetto immagine. Il brand Italia aumenterebbe di appeal e indurrebbe i consumatori stranieri a propendere maggiormente per l’acquisto di prodotti e servizi del Bel Paese.


Pur con i problemi noti (trasporto internazionale) un impulso importante potrebbe arrivare poi dal turismo, un settore devastato dalla pandemia. Il grande spot lanciato l’altra domenica a livello planetario porterà dei benefici, sia in termini di attenzione ai prodotti Made in Italy sia come attrazione verso il nostro Paese. A livello interno il felice epilogo ha implicazioni sull’umore degli stessi consumatori italiani, già di per sé propensi con l’allentamento delle restrizioni al ritorno alla normalità.


Quindi le ripercussioni possono essere importanti ed un aiuto al Bel Paese, a partire dall’anno in corso, con un consolidamento negli anni successivi; ma non dobbiamo sprecare l’occasione.

Pensiamo alla combinazione Recovery Plan e Euro 2020, l’entusiasmo dovrebbe andare al massimo.


La vittoria europea dell'11 luglio ha proiettato un'Italia giovane, agile, affiatata, dinamica, veloce, elegante. Questa squadra ritratto dell'Italia attuale, genera nel Paese e all'estero una grande iniezione di fiducia, nel periodo critico, post-Covid. La propensione al consumo degli italiani aumenterà. In Borsa si riaccende la fiducia nell'Italia e nelle sue prerogative, nonostante l'enorme debito. Il turismo estero tende ad aumentare. Soprattutto aumenta il prestigio dei beni e dei servizi made in Italy.



L'effetto positivo va cavalcato ora e gestito nel 2022 per consolidarlo.


E’ ciclico e ricapiterà (speriamo), ma senza fare previsioni azzardate, io prenderei l’onda buona adesso…

poi Italia Forza sempre.


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