È probabile che tu abbia sentito almeno una volta che, in futuro, tutte le aziende dovranno basare le proprie strategie d’impresa sui “dati”.
C'è una ragione per cui questa affermazione viene ripetuta quasi come un mantra: questo non è più il futuro, ma il presente.
Con l’approfondimento di oggi, desideriamo iniziare un percorso, utile a scoprire come le tecniche di analisi dei dati esterni ed interni delle organizzazioni, siano le fondamenta per una corretta lettura del mercato e, conseguentemente, alla base delle decisioni aziendali che determinano il successo, restando sul mercato e crescere o viceversa scomparire, spazzati via da una concorrenza sempre più agguerrita.
Secondo il McKinsey Global Institute, oggi le organizzazioni "data driven" hanno una probabilità 23 volte maggiore di acquisire nuovi clienti e probabilità sei volte maggiore di conservare il portfolio già acquisito.
Questa è una delle tante statistiche che dimostrano come le aziende che imparano ad estrarre il valore dai dati ottengono ottimi risultati. Tuttavia, una delle sfide più grandi che le aziende hanno dovuto affrontare negli ultimi anni è quella di analizzare correttamente per valorizzare i big data disponibili.
Questo perché spesso manca la chiarezza su quali informazioni analizzare e, principalmente su quali sono gli obiettivi alla base di queste analisi.
Poiché viviamo in un mondo estremamente volatile, in cui i mercati stanno diventando sempre più competitivi, si può dire con certezza che per ottenere risultati concreti con l'analisi, devi andare oltre l'utilizzo di dati interni.
L'analisi delle informazioni di mercato è diventata un imperativo. Così tanto da catturare tendenze dei consumatori, nonché per avere un confronto delle prestazioni con la concorrenza. Questo spiega perché la Growth Intelligence sta cambiando le regole del gioco del come restare sul mercato e trasformando quest'ultimo in Mercato Intelligente.
Questo nuovo concetto, basato sulla scienza dei dati e sui big data, analizza i dati esterni associato a informazioni interne per promuovere la crescita delle vendite e le attività di marketing nelle aziende.
Ma come applicare queste metodologie di analisi dei dati nella tua strategia competitiva?
I dati sono il nuovo Petrolio. Prima le organizzazioni ne comprendono il valore di come utilizzarli, maggiori sono le possibilità di avere successo e di guadagnare quote di mercato rilevanti. In effetti, basta guardare le statistiche per vedere: le aziende non hanno mai affrontato ambienti lavorativi frenetici come in questo momento. Quindi, è un rischio per qualunque società presumere che una strategia competitiva che ha funzionato in passato porterà necessariamente gli stessi risultati oggi.
La trasformazione digitale ha cambiato tutto. Non per niente le aziende presenti in Fortune 500 nel 1955, solo il 10% è rimasto nell'elenco nel 2019. Cioè, marchi tradizionali che non si sono aggiornati alle sfide attuali sono rimasti indietro. Pertanto, alcune aziende hanno iniziato a fare in modo diverso: per avere un vantaggio competitivo sui concorrenti, stanno investendo nella “Crescita Intelligente”, che è l’utilizzo dei big data e data science per sfruttarne il valore e potenzialmente vendere maggiormente.
Se, in passato, la motivazione per avere una strategia competitiva era guadagnare più mercato, questo è cambiato. Ora, si tratta di come non perdere il mercato a dispetto dei concorrenti.
Questo perché viviamo in un mondo instabile, in cui la concorrenza tra i marchi diventa ogni giorno più agguerrita. Ma avere una strategia che sia, di fatto, efficace, non è banale. Di conseguenza, le organizzazioni che investono nella tecnologia dei dati diventano sempre più numerose e, non a caso, anche più potenti. E sono esattamente i dati alla base della Crescita Intelligente.
Nel prossimo approfondimento andremo ad esplorare i benefici concreti che manager e aziende possono ottenere con le tecniche di data analysis.
Se desideri approfondire scrivi a info@cartesiostudio.com
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